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ROBOT ISPIRATI DALLA NATURA E TRANSUMANESIMO: IL 13 E IL 14 SETTEMBRE A MILANO DUE DOCENTI DELLA SCUOLA SANT’ANNA TRA LE PROTAGONISTE DEL “TEMPO DELLE DONNE”, FESTA-FESTIVAL DEL CORRIERE DELLA SERA, DA UN’IDEA DELLA 27ESIMA ORA

Data pubblicazione: 30.08.2019
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Torna a Milano, fino a domenica 15 settembre 2019, “Il Tempo delle Donne”, la festa-festival organizzata da Corriere della Sera da un’idea della 27esimaOra con un palinsesto di performance e di eventi per esplorare il tema dei “Corpi”, tema focus di questa sesta edizione a cui partecipano, due docenti della Scuola Superiore Sant’Anna, come protagoniste di altrettanti workshop. Sono Barbara Henry, ordinaria di filosofia politica all’Istituto Dirpolis (Diritto, politica, Sviluppo) e Cecilia Laschi, ordinaria di Bioingegneria industriale all’Istituto di BioRobotica

Il “Tempo delle Donne” è una grande inchiesta-live, che coinvolge tutta Milano con eventi sparsi per la città e che vede il gran finale in Triennale da venerdì 13 a domenica 15 settembre. “Per fare il punto insieme su come ci sentiamo nei nostri corpi che cambiano ed esplorare tre aspetti in particolare: il rapporto con la natura e la crisi ambientale; lo scambio di intelligenze con la tecnologia;  l’importanza dello sport, e in generale del movimento, per approdare a un’idea di forza nel tempo”, come sottolineano i promotori.

Portare i principi della natura in robot e tecnologie al servizio dell’uomo è la considerazione alla base di “La natura è una macchina perfetta”, evento in programma venerdì 13 settembre alle ore 17.00 – presso Impluvium, in Triennale – con Cecilia Laschi, professoressa di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di Micro-BioRobotica (Cmbr) dell’Istituto Italiano di Tecnologia, con sede a Pontedera. Modera Thomas Ducato, giornalista di Impactscool.

I robot sono spesso immaginati con sembianze umane. Ma la natura offre moltissimi spunti per lo sviluppo della tecnologia e la robotica bioispirata ne è un esempio straordinario. Nascono così macchine che riproducono i meccanismi delle piante o che hanno sembianze e capacità di alcuni animali: i corpi robotici del futuro potrebbero essere diversi dalla forma che ha attribuito loro il sentire comune.

Ci piaceranno i nostri corpi “arricchiti” da scienza e tecnologia? E’ il tema al centro della riflessione che vede protagonista sabato 14 settembre dalle ore 12.00 - presso Impluvium, in Triennale – Barbara Henry, professoressa di Filosofia politica all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Con Barbara Henry si confrontano Michela Chiappalone, ricercatrice Istituto italiano di tecnologia, e Carlo Alberto Redi. Esibizioni musicali e di danza arricchiscono l’evento, a cura dei giornalisti del Corriere della Sera Alessia Rastelli e Luigi Ripamonti.

Partendo dalle riflessioni del biogerontologo della Silicon Valley Aubrey de Grey secondo il quale l’uomo potrà vivere fino a mille anni e dai cosiddetti “transumanisti” (che, in California, investono nella scommessa di vincere la morte) Barbara Henry si interroga su che cosa resterà, comunque, a definire il nostro essere umani.

Il programma completo de “Il tempo delle donne” è disponibile qui